Verbi con il doppio nominativo
Alcuni verbi reggono il doppio nominativo, cioè il nominativo del soggetto e del complemento predicativo del soggetto.
Questi verbi si possono classificare in due gruppi:
1) verbi intransitivi detti “copulativi”, in quanto si comportano come il verbo “essere” seguito dal predicato nominale (copula).
Essi sono: fio, exsisto (= divento); videor (= sembro); discedo (= mi allontano); venio, pervenio (giungo); nascor (= nasco); morior, pereo (= muoio); ecc.
2) verbi transitivi passivi suddivisi in:
- appellativi: appellor, nominor (= sono chiamato, sono detto); salutor (= sono salutato); ecc.
- elettivi: eligor (= sono eletto); creor (= sono creato); designor (= sono designato); ecc.
- estimativi: aestimor, existimor, iudicor (= sono stimato, giudicato); habeor, putor, ducor (= sono ritenuto, considerato); invenior, reperior (= sono trovato); ecc.
- effettivi: efficior, reddor (= sono reso); ecc.
(questo secondo gruppo di verbi all'attivo è seguito dal doppio accusativo: quello del complemento oggetto e quello del predicativo dell'oggetto).
Il complemento predicativo, in italiano come in latino, è espresso mediante un sostantivo o un aggettivo che completano il significato del verbo. Questi non sono preceduti da preposizioni e nella maggior parte dei casi neppure dall’articolo. Possono essere invece accompagnati da “come, in qualità di, ecc.).