Il pronome relativo

Il pronome relativo introduce una proposizione subordinata relativa, concorda in genere e numero con il termine a cui si riferisce nella proposizione reggente, detto antecedente del relativo, ma il suo caso dipende dalla funzione logica che deve svolgere nella frase in cui si trova.                

In italiano il pronome relativo quando svolge la funzione di soggetto o complemento oggetto può esprimersi anche con il "CHE". Quando invece svolge la funzione di un complemento indiretto (c. di spec., c. di termine, c. di compagnia....) può esprimersi anche con "CUI" preceduto dalla preposizione del complemento (di cui, a cui, con cui, per cui ....)

(Quando il pronome relativo si trova all'inizio della frase e non introduce una subordinata, bensì serve unicamente da legame con ciò che si è detto prima, ha valore di nesso relativo e deve essere tradotto come et (e), sed (ma)+ pronome dimostrativo o personale).

EXEMPLA: Lucius amat servum suum, qui semper probus est= Lucio ama il suo servo (c ogg.), che/il quale (soggetto) è sempre onesto

Come vedi in questa frase "servum suum"  che è l'antecedente del pronome relativo è in caso accusativo, genere maschile, numero singolare

il pronome relativo (che sostituisce il nome servo) è ugulmente di genere maschile e di numero singolare, ma è in caso nominativo perché all'interno della proposizione relativa a cui ha dato vita (qui semper probus est), svolge la funzione logica di soggetto. 

Ora prova ad analizzare e tradurre le seguenti frasi specificando quale termine della proposizione reggente fa da antecedente e qual è il caso (funzione logica) del pronome relativo:

1-Ancilla, cui donum do, serva proba est

2-Cubicula, in quibus servi dormiunt, magna non sunt

3-Quintus, quem magister laudat, semper discipulus industriosus est

4- Puer quocum (=cum quo) ludo, Marcus est

5-Iulius, qui semper dominus bonus est, multa dona servis suis dat