65 milioni di anni fa sulla terra compaioni i primati, da cui ha origine l'uomo. Questo processo si chiama processo di ominazione.
Il processo evolutivo dura milioni di anni, durante i quali si differenziano diversi tipi di scimmie, tra cui le scimmie antropomorfe, appartenenti come l'uomo alla famiglia degli ominidi.
Caratteristica distintiva delle scimmie antropomorfe è il pollice opponibile
L'ambiente in cui vivono è l'Africa centrale, dove circa 15-20 milioni di anni fa si creò una lunga e profonda frattura della crosta terrestre, la Great Rift Valley, lunga 6000 km e profonda fino a 1200 mt(che va dalle coste africane del Mar rosso verso sud est, sino a dove dove oggi si trova il Monzambico), che cambiò le condizioni climatiche ed ambientali dell'Africa centrale e meridionale.
A ovest →clima caldo umido con rigogliose foreste, habitat adatto alla vita e riproduzione delle scimmie
a est →clima asciutto, dominato dalla savana con grandi praterie con vegetazione rada e bassa di boscaglie.
Australopiteco
compare fra i 4 e i 2 milioni di anni fa, il nome significa "scimmia del sud". Con un'evoluzione lenta, passando attraverso una fase di postura mista, le scimmie antropomorfe arrivarono pian piano ad avere un nuovo aspetto le cui caratteristiche erano:
→bipedismo
→stazione eretta
queste caratteristiche gli permisero di vivere nel territorio della savana e averne il controllo, potendo guardare oltre l'erba alta. Stare in posizione eretta e camminare su due piedi lasciava liberi gli arti superiori e valorizzava le potenzialità del pollice opponibile per afferrare armi, trascinare prede....
Homo habilis
L'evoluzione dell'uomo continua lentamente. A circa 25 milioni di anni fa risale un nuovo tipo di ominide, l'Homo Habilis, che segna una decisiva separazione tra l'uomo e il mondo animale.
Le caratteristiche dell'Homo Habilis sono:
→ cervello più sviluppato
→braccia più corte
→ minor prognatismo facciale ovvero con la mandibola meno sporgente
→ denti più piccoli, segno che l'alimentazione diventa mista ( non più solo vegetali, frutta e radici, ma anche carne)
→ capacità di lavorare la pietra. Egli era capace non solo di fabbricare strumenti come il chopper, una pietra resa tagliente scheggiandola su una sola faccia, ma anche di perfezionarli e di insegnare le tecniche di lavorazione
La comparsa dell'Homo Habilis si associa ai cambiamenti climatici e propriamente alla grande glaciazione che interessò l'Africa 2,5 milioni di anni fa.
Homo erectus
Circa 1,5 milioni di anni fa, e per un certo periodo contemporaneamente all'homo habilis, comparvero sulla terra altre due specie di Homo: Homo ergaster, cioè capace di lavorare (ritrovato nell'Africa orientale e meridionale) e Homo erectus (ritrovato in Asia)
Caratteristiche:
- andatura sciolta
- scatola cranica più sviluppata
- capacità superiore di lavorazione della pietra e lavorazione di "utensili bifacciali" = amigdale
- capacità di accendere e controllare il fuoco; questo gli permetteva di riscaldarsi, di cuocere la carne, di tenere lontani gli animali.
Grazie a ciò l'Homo cominciò ad abitare in grotte, capanne fatte con rami, pelli e sterpi.
HOMO SAPIENS
L'homo sapiens è il progenitore della specie a cui tutti noi apparteniamo.
Non si sa con certezza come dal'homo erectus si sia giunti all'homo sapiens, i cui resti più antichi sono stati ritrovati nella Rift Valley etiope, risalenti a 200 000 anni fa.
Caratteristiche:
a caratterizzare questo Homo non sono solo differenze somatiche, molto vicine a quelle "umane" quali
- cervello più grande
- scheletro gracile
- scarso prognatismo
Le caratteristiche evolutive più significative sono quelle culturali:
- uso di un linguaggio complesso con cui comunicare
- capacità di esprimere concetti astratti
- capacità di realizzare opere d'arte
DIFFUSIONE DELL'HOMO SAPIENS
L'Africa è chiaramente la "culla" del genere umano, ma da questo continente ad un certo punto gli ominidi cominciarono a diffondersi nelle altre parti del mondo. Molte sono state le teorie sulla diffusione degli ominidi, la più accreditata è quella denominata Out of Africa, secondo la quale il processo cominciò dall'Asia per poi passare in Europa. L'Homo potè diffondersi in altri luoghi grazie al processo adattivo, che gli permise di vivere e riprodursi anche in habitat diversi.
L'homo sapiens cominciò a spostarsi dall'Africa tra i 100 000 e i 60 000 anni fa, raggiungendo prima l'Asia, poi l'Australia, dopo ancora l'Europa ed infine le Americhe.
L'Uomo di Cro-Magnon e l'uomo di Neanderthal
In Europa nel 1868 furono ritrovati resti di una popolazione molto evoluta, risalente a 30 000 anni fa, in una regione della Francia detta Cro-Magnon, da cui prende il nome. Ma già nel 1856, nella valle tedesca di Neander furono scoperti resti fossili di una specie umana, che fu denominata uomo di Neanderthal, diffusasi in un'area molto vasta, che andava dall'attuale Spagna al Medio Oriente, all'attuale Kazakistan.
L'uomo di Neanderthal aveva una cultura evoluta, era molto abile nella lavorazione della pietra, e praticava la sepoltura, segno che era già presente il culto dei morti, elemento importante di evoluzione culturale.
IL PALEOLITICO
La comparsa sulla terra dell'Homo habilis segna l'inizio della preistoria chiamata Paleolitico.
Il termine paleolitico significa età della pietra antica.
La distinzione tra preistoria e storia è puramente convenzionale ed è data dalla nascita della scrittura; diciamo che è convenzionale perché la scrittura comparve in tempi diversi in modi diversi.
Il Paleolitico è il primo e il più lungo periodo della preistoria, esso copre un periodo che va da 2,5 milioni di anni fino a 10 000 anni prima della nascita di Cristo (questa datazione vale per i popoli che utilizzano la nascita di Cristo come anno 0), unico protagonista di questo lungo periodo è l'Homo sapiens
Il Paleolitico si divide in:
-Paleolitico inferiore
-Paleolitico medio
-Paleolitico inferiore
La seconda fase della preistoria è denominata Neolitico, cioè età della pietra nuova. Questo periodo copre l'arco di tempo compreso fra il 10 000 e il 3000 a.C. In questa epoca si colloca un fenomeno di straordinaria importanza, che è la nascita dell'agricoltura .
Alcuni studiosi parlano anche di una fase intermedia tra Paleolitico e Neolitico, denominata Mesolitico, per altri studiosi questo periodo tra i 10 000 e 8 000 anni a.C è invece solo la parte finale del Paleolitico.
I CAMBIAMENTI DEL PALEOLITICO
Durante il Paleolitico ci furono delle grandi glaciazioni che si alternarono con periodi più caldi detti interglaciali, questi mutamenti stimolarono la capacità di adattamento dell'Homo che, per sopravvivere, perfezionò le tecniche di costruzione degli utensili; oltre alla lavorazione della pietra (che diventa sempre più raffinata), si comincia a lavorare l'avorio e l'osso; gli strumenti diventano sempre più potenti e precisi.
Nel Paleolitico c'era un'economia di prelievo, ovvero basata sulla caccia e la raccolta
LA CACCIA
I metodi di caccia più che sulla forza e gli strumenti sono fondati sull'astuzia: i cacciatori probabilmente spaventavano gli animali con il fuoco, spingendoli verso strapiombi, dove li uccidevano con lancio di pietre, arpioni, frecce....
LA SOCIETÀ
Gli uomini del Paleolitico si riunivano in gruppi dette bande, all'interno di ogni gruppo vi era la divisione del lavoro in base al sesso: gli uomini cacciavano, mentre le donne si occupavano della raccolta dei vegetali, diventando così, nel corso dei secoli, esperte conoscitrici dei vegetali commestibili.
Le diverse bande (gruppi di uomini e donne di circa 20-50 elementi) conducevano una vita nomade, come imponeva un'economia basata sulla caccia e la raccolta stagionale. Le loro abitazioni erano rappresentate da grotte, piccole capanne fatte di legno e muretti in pietrisco, rinforzate con ossa di animali, coperte di pelli o paglia.
Durante il Paleolitico cominciano anche le prime rappresentazioni artistiche come
incisioni rupestri
le veneri paleolitiche (segno di una civiltà che riconosceva nella fertilità e fecondità un requisito fondamentale per la propria sussistenza).
La sepoltura con arredi funerari, consistenti in collane di osso e conchiglie, statuine ..., testimonianza di nuove capacità di astrazione e immaginazione a cominciare dall'idea della vita dopo la morte, elementi questi non riscontrati in nessuna delle epoche precedenti.